I mulini di Zaanse Schans: via (col vento) da Amsterdam

Città Cultura Olanda
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17/09/2023

È la forza di un Paese intero. Secoli fa ne ha messo in moto la ricchezza e ancora oggi la alimenta. Spira vigoroso, rallenta qualche istante e riprende ad ondate intense e liberatrici. È il vento d’Olanda. Vento che, in certi posti più che altrove, ha plasmato i lavori in terra e i profili in cielo, come Zaanse Schaans.

È qui che ti voglio portare. Ti propongo una fuga d’autunno pochi chilometri a nord di Amsterdam. Vieni con me fra i mulini a vento di Zaanse Schans?

A due passi da Amsterdam

Camminiamo in direzione dei mulini a vento a passo lento. Lentissimo, se consideriamo le mie continue soste. Adoro queste piccole case, vestite di mattoni o di legno brillante di vernice, che si celano tra alberi e siepi lungo canali d’acqua bordati d’erba.

Eccoci nella vasta pianura dell’Olanda settentrionale. Precisamente nel villaggio di Zaanse Schans a Zaandam, nel territorio municipale di Zaanstad. Siamo ad una manciata di chilometri da Amsterdam ma ad anni luce di distanza dalla frenesia cittadina.

Lo abbiamo raggiunto in treno dalla capitale, ma ci si arriva facilmente anche in auto, in bus o, perché no, in bicicletta. Noi, in poco più di un quarto d’ora dalla stazione centrale di Amsterdam in direzione Uitgeest, siamo scesi a Koog-Zaandijk.

Fuori dalla stazione ci ha accolto un cielo blu striato di nuvole leggere; a farci il solletico, un fresco vento d’inizio autunno. La passeggiata per raggiungere Zaanse Schans – poco più di un chilometro – è filata via veloce; abbiamo incontrato prima case basse poi fabbriche anonime, finché non siamo arrivati al grande ponte sullo Zaan. Eccoci sul fiume che dà il nome a tutte le località della zona.

Il ponte offre un primo assaggio dall’alto di Zaanse Schans. Il corso d’acqua è largo, blu notte, bordato da barche a riposo, mulini e abitazioni in legno tinteggiate di verde o nero che spuntano tra fronde ancora cariche di foglie.

Superato il ponte, una scalinata che scende sulla sinistra ci invita ad esplorare il villaggio.

I mulini di Zaanse Schans

Lungo la via principale di Zaanse Schans ci avvolge un intenso aroma di cacao. Arriva dalla fabbrica di cioccolato accanto a cui siamo passati arrivando dalla stazione.

Dopo un centinaio di metri la bella strada lastricata si biforca in due strisce d’asfalto, una pedonale e una ciclabile; corrono parallele sulla sponda dello Zaan collegando un mulino dopo l’altro, mentre lo sguardo vaga sulle pale in movimento.

Siamo nel cuore della regione nota per essere l’area industriale più antica del mondo, messa in moto proprio dall’energia del vento. Ai tempi d’oro furono quasi mille i mulini attivi, i primi dei quali risalenti al Seicento; a partire dalla metà dell’Ottocento furono gradualmente sostituiti dai motori a vapore e negli anni Venti del Novecento non ne restavano che una cinquantina. Per preservarli nacque l’Associazione dei mulini di Zaan, che oggi possiede tredici mulini industriali, regolarmente in funzione.

Noi visitiamo il De Kaat che macina pigmenti e coloranti. Risalente al 1782, è l’ultimo mulino a vento al mondo nel suo genere rimasto in attività.

La forza del vento, incanalata dentro il mulino grazie alle pale rotanti, aziona le possenti macine che frantumano pietre e terre scelte per ricavarne colori in polvere.

Una ripida scala interna di legno ci conduce al piano superiore, dove ammiriamo da vicino gli enormi ingranaggi per poi uscire, da un piccola porticina, sulla terrazza che cinge il mulino. Siamo a due passi dalle pale, incredibilmente veloci e leggere sotto il peso delle raffiche.

La visuale spazia a 360 gradi sui pascoli rigati dai canali che scorrono fino all’orizzonte e sul fiume placido su cui si ergono, a distanza di qualche decina di metri l’uno dall’altro, i mulini.

Nel villaggio di Zaanse Schans

La cosa che preferisco fare a Zaanse Schans? Gironzolare senza meta tra case e canali mentre un nitido scricchiolio accompagna ogni passo: sotto i piedi c’è ghiaia mescolata a conchiglie… Sì, proprio conchiglie, lì a ricordarci che queste sono terre strappate al mare.

Un po’ rassicurante un po’ nostalgico, questo villaggio ha il potere di trascinarmi nelle pagine dei libri illustrati che sfogliavo da bambina.

Il sole radente d’autunno filtra tra rami e foglie e scivola sui ponticelli in legno curvi sopra le vie d’acqua.

Affiorano in controluce i profili di una manciata di casette dipinte in diverse gradazioni di verde, dallo smeraldo all’oliva all’acquamarina. Le facciate bordate di bianco sono qua e là ingentilite da frontoni a collo di bottiglia che celano tetti di tegole scure.

Oltre le staccionate, oltre i cespugli arruffati, oltre i vasi traboccanti di fiori, i giardini sono curati e vissuti. Le sedie in ferro battuto intorno ai tavolini aspettano qualcuno ma non c’è anima viva. Nessuno dietro le finestre, nessuno sull’uscio di casa. Ci siamo solo noi, qualche altro forestiero e un paio di galline che razzolano libere nel cortile di una fattoria.

Un po’ di movimento lo incontriamo ai confini del villaggio, là dove due donne in abiti tradizionali chiacchierano su una panchina e invitano i passanti ad entrare nell’antica casa del tessitore, aperta alle visite. Nei dintorni ci sono ristoranti, negozi di souvenir e, immancabile, un laboratorio artigianale di zoccoli di legno.

***

Senza dubbio Zaanse Schans strizza l’occhiolino ai tanti visitatori. Ha saputo reinventarsi, tramutando il volto industriale in calamita per il turismo, ma non per questo ha perso il suo fascino d’altri tempi.

L’incanto resta e resterà fintantoché soffierà l’ultimo sbuffo di vento a dar vita ai mulini.

Tu cosa ne pensi? Ti piacerebbe andarci? Fammi sapere nei commenti o scrivimi in privato se hai domande, sarò felice di aiutarti ad organizzare il tuo viaggio a Zaanse Schaans.

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FRANCESCA VINAI
Italia

Ciao, benvenut* su Takeanyway. Sono Francesca, di professione giornalista e creativa, per passione viaggiatrice in cerca di storie. Viaggio per abbattere frontiere, per catturare scorci, per nutrirmi di incontri, per scoprire curiosità vicine e lontane, da raccontarti qui. Lasciati ispirare e fai buon viaggio.

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